Nuova Riveduta:

2Cronache 36:20

Nabucodonosor deportò a Babilonia quanti erano scampati alla spada; ed essi furono assoggettati a lui e ai suoi figli, fino all'avvento del regno di Persia

C.E.I.:

2Cronache 36:20

Il re deportò in Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all'avvento del regno persiano,

Nuova Diodati:

2Cronache 36:20

Inoltre Nebukadnetsar, deportò a Babilonia quelli che erano scampati alla spada; essi divennero servitori suoi e dei suoi figli, fino all'avvento del regno di Persia,

Riveduta 2020:

2Cronache 36:20

E Nabucodonosor deportò a Babilonia quelli che erano scampati dalla spada; ed essi furono assoggettati a lui e ai suoi figli, fino all'avvento del regno di Persia

La Parola è Vita:

2Cronache 36:20

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Cronache 36:20

E Nebucadnetsar menò in cattività a Babilonia quelli ch'erano scampati dalla spada; ed essi furono assoggettati a lui ed ai suoi figliuoli, fino all'avvento del regno di Persia

Ricciotti:

2Cronache 36:20

Che se alcuno potè sfuggire alla spada, tratto in Babilonia servì al re e ai figli suoi, fino a che non ottenne il dominio il re dei Persiani,

Tintori:

2Cronache 36:20

Se qualcuno potè fuggire alla spada, condotto a Babilonia divenne schiavo del re e dei suoi figli, sino a che non ebbe l'impero il re di Persia;

Martini:

2Cronache 36:20

Chi potè scampare dalla spada, era condotto a Babilonia per servire ai re, e a' suoi figliuoli, sino al tempo, in cui ebbe l'impero il re di Persia,

Diodati:

2Cronache 36:20

E il re de' Caldei menò in cattività in Babilonia quelli ch'erano scampati dalla spada; e furono servi a lui ed a' suoi figliuoli, finchè il regno di Persia ottenne l'imperio;

Commentario abbreviato:

2Cronache 36:20

Capitolo 36

La distruzione di Gerusalemme 2Cr 36:1-21

La proclamazione di Ciro 2Cr 36:22-23

Versetti 1-21

La rovina di Giuda e Gerusalemme avvenne per gradi. I metodi adottati da Dio per richiamare i peccatori con la sua parola, i ministri, la coscienza, le provvidenze, sono tutti esempi della sua compassione verso di loro e della sua volontà di non farli perire. Vedete quale terribile scempio fa il peccato e, se teniamo alla comodità e alla continuità dei nostri beni terreni, teniamo lontano quel verme dalla loro radice. Molte volte avevano arato e seminato la loro terra nel settimo anno, quando avrebbe dovuto riposare, e ora giaceva non arata e non seminata per dieci volte sette anni. Alla fine Dio non perderà la sua gloria a causa della disobbedienza degli uomini. Se si rifiutassero di far riposare la terra, Dio la farebbe riposare. Quale luogo, o Dio, risparmierà la tua giustizia, se Gerusalemme è perita? Se questa tua delizia fosse tagliata via a causa della malvagità, non dobbiamo essere altezzosi, ma temere.

Riferimenti incrociati:

2Cronache 36:20

De 28:47,48; Ger 27:7
2Cron 36:22; Esd 1:1-11

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